Shiatsu a Roma

Coltivazione e scambio energetico nelle arti marziali e nello shiatsu

dreamstime_s_89699036
Per avvicinarci ad una consapevolezza maggiore, possiamo attivare risorse che spesso non siamo abituati a reclutare. Ma come?

Secondo le tradizioni orientali, a partire dalla più antica cultura a memoria d’uomo, quella Vedanta, e a seguire quella Cinese, l’essere umano è un’entità complessa composta di corpo, mente e spirito.

Entrando nello specifico, la componente di energia, precede e forma in seguito quella fisica, il tutto innescato da una energia eterea presente in tutto l’universo.

Le Arti marziali hanno fatto proprie le conoscenze di gestione e coltivazione energetica, primariamente per una necessità di difesa, del territorio, del villaggio o quant’altro, in un’ottica di praticità e longevità. Praticità nel senso che la pratica si doveva necessariamente adeguare alle necessità di vita, quindi banalmente le leggende di antichi praticanti che si allenavano ore ed ore al giorno, molto probabilmente è un falso storico, perché gli uomini dovevano anche lavorare, spesso nei campi.

Quindi la pratica marziale, e quella di coltivazione energetica dovevano poter essere praticate in un contesto di vita normale, equivale a dire non più di mezz’ora, tre quarti d’ora al giorno. Questo implicava una necessaria ricerca che ha portato attraverso le generazioni una conoscenza pratica ed essenziale.

L’ottica di longevità era implicita in quella precedente, perché banalmente bisognava essere in grado, fisicamente, di reggere il passare del tempo in una condizione fisica che agevolasse sia il sostentamento familiare o di comunità che eventualmente la necessità di difesa.

Oggi annoveriamo queste conoscenze nel Tai Qi, più specificamente nella pratica del Qi Qung, ossia esercizi, spesso statici e apparentemente semplici a livello motorio, che sondano e coltivano quei processi interni estremante sottili, per esempio la coltivazione della forza vitale, per una migliore salute e condizione fisica, oppure tecniche specifiche per lavorare su energie ben definite in caso di necessità. Anche se tutte le arti
marziali, quale più quale meno hanno una parte spesso chiamata di “pratica interna”.

E ancora stiamo parlando di pratica personale e consapevole, quindi tutti esercizi fatti individualmente per coltivare se stessi a tutti i livelli.

Ovviamente nel caso marziale il tutto è finalizzato allo scambio con l’esterno o con l’altro, e non può mancare una componente di scambio con l’altro, che sia collaborativo o di confronto combattivo.

In tutti questi casi avviene uno scambio energetico, nel caso del confronto combattivo, avviene uno scambio molto grezzo e poco raffinato, volto ad annientare l’energia dell’altro, a volte assorbendola, altre volte semplicemente annichilendola.

Invece nel caso di esercizi collaborativi, come il tuisho, o altri esercizi eseguibili in coppia, avviene quello che possiamo definire un processo di normalizzazione energetica, equilibramento tra i due praticanti. Nello specifico, il praticante con più esperienza spesso, oppure quello con un livello energetico più denso, cede parte di essa per equilibrare il livello tra i due praticanti.

Se ci pensiamo bene, questo processo avviene anche quando trascorriamo diverso tempo con delle persone nella nostra quotidianità, e nel caso si ha un rapporto virtuoso, questo aiuterà a far crescere le persone coinvolte in questo sottile processo, altre volte quando queste consapevolezze non sono presenti, si può verificare un processo inverso, quello di impoverimento delle parti, un processo vizioso.

In italiano si suole dire “chi sta con lo zoppo, impara a zoppicare”, ecco questo modo di dire è esplicativo del caso inconsapevole, quindi anche il contrario deve avere una veridicità.

Lo Shiatsu è una terapia giapponese che si basa sulla pressione delle mani e dei pollici, volta a ripristinare/mantenere la salute e l’equilibrio energetico e psicofisico della persona.

Nello Shiatsu, si possono verificare medesimi processi di scambio energetico basati sul livello di consapevolezza dell’operatore e del ricevente.

Indubbiamente nelle arti “curative” il livello necessario per poter operare è assolutamente più raffinato e lo scambio energetico diventa un accrescimento per ambo le parti, quindi possiamo affermare che il livello di raffinazione è assolutamente superiore rispetto le Arti Marziali.

L’operatore durante un trattamento, deve avere l’animo libero, per poter ascoltare i micro- processi che avvengono internamente all’operatore, che non sono altro che un riflesso di quello che sta avvenendo nel ricevente.

Forse è meglio dire che l’operatore dovrebbe avere consapevolezza, quindi la giusta sensibilità per discernere e comprendere quello che avviene durante l’intero trattamento, come se per quel tempo si fosse un’unica entità.

Se questo è vero e rispettato, allora si possono verificare esperienze che sul momento rasentano una percezione quasi magica, ossia con una componente importante di ignoto.

In realtà, se consideriamo l’esistenza stessa una magia, comprenderemmo che aver paura dell’ignoto, non è altro che un costrutto basato sulla mente raziocinante, e a detta della scienza odierna, la parte cosciente di noi non supera il 5% quando siamo ottimisti.

In altre parole, le pratiche oggi chiamate olistiche, se inserite in un contesto multidisciplinare in modo integrato e sinergico, ci possono aprire una finestra sul restante 95% di noi.

Per avvicinarci ad una consapevolezza maggiore, possiamo attivare risorse che spesso non siamo abituati a reclutare. Possiamo fare molto di più per stare veramente bene.

Per sapere di più contatta il Centro ArteVita di Roma di Dimitri Corenblit.

Condividi:

Articoli recenti

Ora non rimane che provare!

Coltivazione e scambio energetico nelle arti marziali e nello shiatsu

Sono a tua disposizione.
Gentilmente, compila il form oppure contattami telefonicamente/via mail ai seguenti recapiti.

Torna in alto

Recensioni

Patrizia
62 Anni
Leggi Tutto
"Piccolo gioiello prezioso, ben curato ed accogliente, lo spazio dedicato al trattamento è confortevole e silenzioso. Dimitri, studioso attento e scrupoloso di discipline orientali, accorto praticante dei principi e delle tecniche Shiatsu, è persona dotata di profonda intelligenza e di una non comune capacità di osservazione e di ascolto dell'altro. Si distingue per l'elevata sensibilità nel recepire le reazioni della persona trattata, capacità che gli consente di agire in modo efficace ove c'è più bisogno."
Aldo
50 Anni
Leggi Tutto
“Dimitri è stato in grado di vincere le mie paure, mi sono affidato a lui e dopo i primi 2 incontri il mio corpo mi ha risposto in maniera davvero sorprendente. La sua serenità è contagiosa, la sua conoscenza è tangibile dal primo trattamento. Sono stato davvero fortunato ad incontrarlo.”
Silvia
46 Anni
Leggi Tutto
"Durante il mio trattamento, Dimitri ha agito su nodi e tensioni in maniera decisa e pervasiva ma insieme fluida, riuscendo a diminuire il mio costante "stato di allerta", infondendo quiete al corpo e alla mente, a cui, nelle ore successive, si è unita la consapevolezza di un'energia psico-fisica presente ma non più compressa."
Precedente
Successivo